Oggi vi porto il meglio del convegno Smart AgriFood 2025, organizzato dall'Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia. Un evento di alto livello, che si è svolto a Milano, e che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, mal contate (perché si sa, a un certo punto si smette di contarle e si comincia a parlare di cose serie). Un ringraziamento speciale va agli organizzatori e a tutti coloro che stanno lavorando per mantenere alta l’attenzione su un settore che evolve rapidamente e che ha bisogno di dati concreti per crescere.

Ho cercato di raccogliere qualche dato, senza lacuna pretesa se non quella di raccontare che l'attenzione è, e deve essere, mantenuta alta.

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Cosa sta succedendo nel mondo AgriFood?

Negli ultimi anni, il settore AgriFood ha subito una vera e propria trasformazione. Non si parla più solo di agricoltura tradizionale, ma di un ecosistema interconnesso in cui dati, automazione e sostenibilità stanno riscrivendo le regole del gioco. L'innovazione tecnologica sta diventando il motore principale di questa rivoluzione: si va dai sensori IoT nei campi agli algoritmi di intelligenza artificiale per la previsione dei raccolti, passando per il carbon farming, un mercato emergente che cerca di coniugare produttività e sostenibilità.

Durante il convegno, tra dati, esperienze dirette e discussioni accese, il messaggio è stato chiaro: il futuro dell’AgriFood è già qui, ma sta a noi scegliere se vogliamo esserne protagonisti o spettatori. I numeri ci dicono che il settore è in crescita, ma anche che ci sono ancora molte sfide da affrontare.

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Agricoltura 4.0: numeri e trend

• Il mercato ha toccato i 2,5 miliardi di euro nel 2023, in crescita costante.
• I Big Data & Analytics (70%), i Software (50%) e l’IoT (48%) sono ovunque.
• L’AI (44%) è la nuova regina: non è solo un hype, ma sta davvero trasformando il settore.

Carbon Farming: business o moda?

• Mercato in crescita, ma poco regolamentato. I crediti di carbonio valgono tra $7 (pubblici) e $55 (privati).
• Il 57% dei crediti generati non è ancora stato venduto: c’è spazio per farlo decollare.
• Le filiere più attive? Zootecnia (52%) e Agricoltura (17%).

Problemi e opportunità

• La mancanza di interoperabilità (36%) e la scarsa formazione sulle tecnologie (30%) sono i freni principali.
• Il 68% degli agricoltori pensa che la propria azienda sia troppo piccola per investire nell’Agricoltura 4.0.
• L’Italia investe in Precision Farming meno di Francia e Germania, ma abbiamo un enorme potenziale.

Il futuro è già qui (se lo vuoi davvero)

• Il Monitoraggio del suolo e dell’ambiente (46%), l’Automazione (42%) e la Gestione idrica (33%) saranno il focus dei prossimi anni.
• La dimensione conta: l’82% delle aziende sopra i 200 ettari usa tecnologie 4.0, mentre sotto i 10 ettari siamo ancora al 23%.
• Robotica, AI e analisi predittiva stanno scalando la classifica: chi aspetta rischia di rimanere indietro.

255HEC: perché siamo in prima linea

Noi di 255HEC sappiamo che la sostenibilità non è solo un concetto di moda: l’abbiamo sposata diversi anni fa quando grazie al bando LIFE19 abbiamo affrontato  la grossa scommessa tecnologica della prima vertical farm completamente automatizzata europea, un progetto visionario tutto italiano:Planet Farms.

Progettiamo impianti che funzionano, ottimizzano i processi e rispondono alle esigenze di chi vuole fare le cose per bene, rispettando ambiente e produttività con l'obiettivo lean di ridurre ogni tipo di spreco.

E ora?

L’agricoltura sta cambiando, la digitalizzazione e la sostenibilità sono le sfide principali. 255HEC è il partner giusto per chi vuole affrontarle con soluzioni concrete e una visione chiara.

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